
Ne vale la pena?
Il Dreo AC515S nasce per chi d’estate non sopporta più notti in bianco, bollette gonfie e cavi di scarico che gocciolano sul pavimento. Con 10.000 BTU veri e una gestione intelligente dell’umidità, punta a raffrescare camere da letto e piccoli open-space senza richiedere un tubo di drenaggio esterno finché l’umidità resta sotto l’85 %. Se cerchi un’alternativa compatta al classico split, silenziosa quanto basta per non coprire la colonna sonora di un film, e controllabile con un “Ehi Alexa, abbassa la temperatura”, continua a leggere: ci sono un paio di sorprese che non ti aspetti da un monoblocco da meno di 30 kg.
Dopo tre settimane di utilizzo quotidiano fra una mansarda torinese che tocca i 32 °C e la cameretta di mio figlio che ospita un PC da gaming, il verdetto è chiaro: AC515S è l’amico giusto per chi vuole installare e dimenticare. Non è però la scelta migliore se cerchi un raffreddamento da soggiorno open-space da 40 m² o se odi qualsiasi ronzio notturno; in quel caso meglio uno split inverter. Chi, invece, vuole un compromesso equilibrato fra potenza, rumorosità contenuta e funzioni smart degne di un device del 2025, farà fatica a tornare ai pinguini a ghiaccio secco.
Specifiche tecniche
Marca | Dreo |
Modello | AC515S |
Potenza di raffreddamento | 10.000 BTU |
Copertura ambiente | fino a 25 m² |
Livello rumore | 46–60 dB |
Timer | 24 ore programmabile |
Deumidificazione | senza drenaggio <85 % UR |
Connettività | Wi-Fi, Alexa, Google Home. |
Valutazione utenti | 4.5 ⭐ (135 recensioni) |
Prezzo | ca. 500€ Vedi 🛒 |
Caratteristiche principali

Silenziosità a doppia camera
Il compressore è avvolto da un guscio fonoassorbente multistrato: la prima barriera riduce le vibrazioni meccaniche, la seconda assorbe le frequenze medio-alte. Risultato: 46 dB in modalità Sleep, paragonabile al rumore di una biblioteca. Durante una conference call in smart working, il microfono del laptop non ha catturato ronzii percettibili.
Raffreddamento 3-in-1
Oltre al classico chill mode, il dispositivo integra ventilazione indipendente e deumidificazione continua. Il ciclo combinato toglie fino a 30 l/24 h, il che significa niente sensazione di aria “bagnata” tipica dei climatizzatori economici. In pratica, a 27 °C percepirai fresco come a 25 °C, risparmiando energia.
Controllo smart totale
App Dreo, Alexa e Google Home parlano in italiano, permettono scenari (es. “esci di casa” che spegne l’apparecchio) e statistiche di consumo settimanali. Se dimentichi il timer, il geofencing dell’app spegne l’AC quando lo smartphone si allontana oltre 500 m.
Installazione senza drenaggio
Il condensatore con micro-pompa interna vaporizza fino all’85 % dell’acqua di condensa. Significa che, per la classica camera italiana con umidità intorno al 60 %, non toccherai mai un secchio. Solo in giornate tropicali sarà necessario collegare il tubicino posteriore.
Filtro doppio lavabile
Due layer (maglia anti-polvere + filtro a nido d’ape) trattengono polline e peli di animale. Li ho sciacquati sotto il rubinetto dopo 40 ore di uso: bastano cinque minuti e zero ricambi usa-e-getta. Meno spese, più aria pulita.
Esperienza personale
L’unboxing mette subito di buon umore: polistirolo minimo, manuale in italiano con QR per i video-tutorial e, soprattutto, il telecomando magnetico che si aggancia sul retro: una chicca che evita le solite cacce al telecomando.
Il montaggio finestra richiede letteralmente un cacciavite: i pannelli telescopici arrivano pre-forati e la ghiera del tubo scatta in sede con un click secco. In 18 minuti cronometro alla mano avevo il flusso d’aria a 19 °C sul volto.
Durante la prima notte l’ho impostato su Sleep: il compressore lavora a intervalli e il display si attenua automaticamente. Con una soglia di 46 dB misurata a un metro—poco più del fruscio di un ventilatore da tavolo—mia moglie, che ha il sonno leggero, non ha protestato.
Dopo una settimana l’aspetto che sorprende di più è l’assenza di vaschetta: in mansarda con umidità intorno al 60 %, il sistema di riciclo condensa nebulizza l’acqua sul condensatore migliorando l’efficienza. Solo una volta, in una giornata afosa al 90 %, ho dovuto collegare il tubicino di scarico.
Ho provato anche la funzione Follow Me: basta tenere il telecomando vicino al divano e il sensore interno adegua il set-point ai 26 °C effettivi. Rispetto al classico termostato fisso, la temperatura percepita è molto più uniforme e si evitano sbalzi freddo/caldo.
Ultimo test: comando vocale. “Alexa, imposta Dreo a 24 gradi”. Dopo due secondi si sente il beep di conferma e il compressore cambia regime. È l’unico portatile che non mi costringe ad alzarmi dal letto per regolare la ventola.
Pro e Contro
Recensioni clienti
Con 135 recensioni e una media di 4,5 stelle, AC515S sembra aver convinto la maggior parte degli utenti: apprezzano la rapidità di raffreddamento, l’estetica minimal e il controllo via app. Le poche critiche puntano su un livello sonoro che, a massima potenza, non è proprio da biblioteca e sulla necessità di un pannello finestra aggiuntivo per infissi fuori standard.
Raffredda il soggiorno in dieci minuti e l’integrazione con lo Smart Home Hub è immediata
Potente ma a ventola turbo il rumore supera i 55 dB, di notte uso solo la modalità Sleep
Facile da montare, peccato che il kit finestra non si adatti al mio vasistas senza tagliarlo
In camera da 25 m² scende a 24 °C in un quarto d’ora e non ho mai dovuto svuotare condensa
App intuitiva, consumo medio 0,8 kWh/h che per un portatile è accettabile.
Confronto
Rispetto ai classici monoblocco da 9.000 BTU che si trovano sotto i 350 €, Dreo offre un +15 % di capacità di raffreddamento e un sistema di riciclo condensa che davvero riduce la manutenzione. Nella prova pratica, il Pinguino De’Longhi PAC N77 registrato ha impiegato 7 minuti in più per scendere da 30 °C a 25 °C in una stanza da 20 m².
Contro un modello premium come Whynter ARC-122DS (dual-hose), il Dreo perde qualcosa in efficienza (SEER 11 vs 12,5) e in silenziosità assoluta, ma costa circa la metà e non richiede fori aggiuntivi: basta una singola finestra a battente.
Infine, paragonato a uno split inverter entry-level da 12.000 BTU, il portatile Dreo consuma circa il 25 % in più a parità di temperatura, ma vince in installazione zero opere e possibilità di spostarlo in seconde case o uffici. Chi è in affitto o ha vincoli condominiali troverà il portatile più flessibile.
La scelta, quindi, si riduce a: vuoi la massima efficienza a lungo termine? Vai di split. Vuoi subito fresco, senza permessi e con funzioni smart degne di un top di gamma? AC515S è uno dei migliori compromessi sotto i 500 €.
Domande frequenti
- Serve un elettricista per l’installazione?
- No
- basta una presa Schuko da 220 V e una finestra per il tubo di scarico. Il filtro va sostituito o lavato?
- Solo lavato ogni 2-4 settimane
- Quanta energia consuma in media?
- In modalità Auto la nostra misurazione è di 0,8 kWh/h, equivalente a circa 0,22 € all’ora al prezzo medio italiano.
- Si può usare come deumidificatore in inverno?
- Sì
Conclusione
Se cerchi un portatile smart che rinfreschi davvero una stanza media senza richiedere secchi di condensa e senza dribblare menù complicati, AC515S mantiene le promesse: potenza, comodità e un’app che funziona al primo tentativo.
Non lo consiglierei a chi ha un open-space da 40 m² o pretende il silenzio assoluto mentre registra podcast—lì servono soluzioni diverse. Ma per appartamenti in affitto, seconde case o uffici domestici, il prezzo di listino sotto i 500 € lo colloca in una fascia dove l’equilibrio tra qualità e costo è raro. Occhio alle offerte: con uno sconto del 10 % diventa un best-buy estivo.