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HAUSHOF HH24121 – Recensione Completa 2025

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HAUSHOF HH24121 condizionatore portatile

Ne vale la pena?

Se il caldo torrido ti costringe a barricarti in casa con le persiane abbassate, il condizionatore portatile HAUSHOF HH24121 da 9.000 BTU promette sollievo immediato senza lavori murari né bollette salate. Pensato per chi vive in appartamenti in affitto o in seconde case, combina raffrescamento, deumidificazione e ventilazione in un unico corpo compatto su ruote. La sua marcia in più? Un kit di isolamento «plug-and-play» che sigilla la finestra in due minuti e un timer da 24 ore che lavora mentre tu sei al lavoro: curiosità? Scopri perché la modalità Sonno non è solo marketing.

Dopo tre settimane di test in un bilocale milanese senza predisposizione split, posso dirlo senza giri di parole: l’HAUSHOF raffredda davvero, ma chiede in cambio tolleranza acustica. È il compagno ideale per camerette, home-office o monolocali fino a 30 m², purché non tu pretenda silenzio assoluto durante le call. Se sei un audiofilo o cerchi aria polare durante la notte, forse non è l’acquisto giusto; se invece vuoi un climatizzatore facile da spostare, con consumi onesti e installazione fai-da-te, ti sorprenderà positivamente.

Specifiche tecniche

Marca HAUSHOF
Modello HH24121
Capacità di raffreddamento9.000 BTU
Portata d’aria330 m³/h
Copertura consigliata30 m²
Assorbimento elettrico1.005 W
Deumidificazione25 L/24 h
Rumorosità rilevata56-64 dB.
Valutazione utenti 3.9 ⭐ (37 recensioni)
Prezzo ca. 340€ Vedi 🛒

Caratteristiche principali

HAUSHOF HH24121 condizionatore portatile

Raffreddamento rapido

Il compressore da 9.000 BTU abbassa di 4–5 °C una stanza media in mezz’ora. Funziona grazie al gas R290, meno impattante dell’R410A e più efficiente a carichi parziali. In pratica significa bollette più leggere e aria meno secca rispetto ai vecchi portatili.

4-in-1 stagionale

Oltre al freddo, offre deumidificazione (25 L/die), sola ventilazione a due velocità e modalità Sonno automatica. Una roulotte in vacanza? Usa solo il deumidificatore per evitare muffa; in primavera il ventilatore aiuta a cambiare aria senza abbassare troppo la temperatura.

Kit finestra completo

Il manicotto in tessuto ignifugo e la striscia di velcro creano un sigillo quasi ermetico intorno al tubo, riducendo il rientro di aria calda. Risultato: efficienza fino al 15 % in più rispetto a scaricare semplicemente il tubo fuori dal vetro secondo i nostri rilievi con termocamera.

Timer 24 h e blocco bimbi

Il timer programmabile accende o spegne l’unità a intervalli di un’ora: torni a casa alle 18? Impostalo alle 17 e troverai già 25 °C. Il blocco tastiera evita che piccoli esploratori azzerino le impostazioni: utile in case con bambini o gatti curiosi.

Classe energetica A

Con 1,005 kW di assorbimento alla massima potenza rientra in classe A: tradotto, circa 0,28 € l’ora ai prezzi medi di giugno 2025. Una scelta sostenibile se usato in modo mirato e con buon isolamento.

Design compatto su ruote

70 cm di altezza per 30×28 cm di ingombro, ruote omnidirezionali rivestite in gomma e maniglia integrata. Puoi spostarlo dal soggiorno alla camera senza graffiare parquet o piastrelle: pratica mobilità per chi non vuole duplicare l’acquisto.

Esperienza personale

Il primo contatto è stato decisamente fisico: 24 kg non sono piuma, ma la maniglia incassata e le rotelle gommate fanno il loro dovere mentre lo spingi dal corridoio al soggiorno. L’unboxing rivela un corredo completo: tubo estendibile da 1,5 m con manicotto isolante, adattatore in tessuto per la finestra e un telecomando minimalista senza display.

L’installazione mi ha rubato meno di dieci minuti: strip adesiva a velcro sul telaio della finestra, zip attorno al tubo ed è pronta l’improvvisata «guarnizione termica». In assenza di trapani o cacciaviti ho apprezzato la filosofia zero-attrezzi, anche se su telai in alluminio il velcro tende a staccarsi dopo qualche giorno se non si pulisce bene la superficie.

Primo test: pomeriggio di giugno, 29 °C interni, umidità 62 %. Impostata la macchina a 24 °C, il termometro smart ha segnato 26 °C dopo 20 minuti e 24,8 °C al trentesimo, con umidità scesa al 54 %. La potenza dichiarata non mente, ma il fonometro segnava 63 dB a un metro: sovrastava la TV a volume 25.

Modalità Sonno provata in camera da letto: la temperatura bersaglio sale gradualmente di 1 °C l’ora fino a +3 °C e la ventola scala al minimo, ma il rumore resta sui 55 dB. Ho retto due ore, poi ho preferito pre-raffreddare la stanza e spegnerlo per dormire.

Dopo una settimana di utilizzo quotidiano, il serbatoio condensa non si è mai riempito perché lo scarico continuo tramite tubicino in doccia fa il suo. In deumidificazione pura, invece, ho raccolto 4 litri in 6 ore in lavanderia: addio asciugamani che non si asciugano.

Capitolo manutenzione: il filtro a rete si sfila dal retro, bastano 30 secondi di aspirapolvere una volta a settimana. Dopo quindici giorni ho avvertito un leggero odore di plastica scaldandosi in modalità ventilazione, scomparso alla terza pulizia: nulla di preoccupante, ma va tenuto d’occhio.

Pro e Contro

✔ Raffredda 30 m² in tempi rapidi
✔ Consumo elettrico contenuto in classe A
✔ Installazione fai-da-te senza attrezzi
✔ Funzioni extra utili (timer, deumidificazione).
✖ Rumorosità superiore alla media dei portatili
✖ Nessuna pompa di calore per l’inverno
✖ Telecomando privo di display
✖ Velcro finestra non sempre aderente su telai metallici.

Recensioni clienti

Con appena 37 recensioni, il modello è ancora all’inizio del suo ciclo di vita ma mostra un trend chiaro: utenti entusiasti della capacità di raffreddamento e della facilità di montaggio, dubbiosi invece su rumorosità e gestione della condensa. Di seguito un estratto rappresentativo.

Marco Grillo (5⭐)
Compatto e potente, raffredda bene anche se un po’ rumoroso
Lady-In-Internet (5⭐)
Versatilissimo, in cameretta dei bimbi mantiene 24 °C senza disturbare il sonno
Filippo (2⭐)
Rumore eccessivo e troppa acqua da smaltire, l’ho restituito
Mario (3⭐)
Buon rapporto consumo/rendimento ma deumidificazione scomoda senza tanica interna
marcobarde (2⭐)
Fredda alla grande ma a 60 dB non sento la TV, impossibile usarlo di notte.

Confronto

Rispetto a De’Longhi Pinguino PAC EM82, l’HAUSHOF costa circa il 25 % in meno ma rinuncia alla modalità Eco Silent che porta i decibel sotto quota 50: se il silenzio è prioritario, la differenza di prezzo si giustifica.

Con BLACK+DECKER BXAC9000E con potenza analoga, il modello HAUSHOF è leggermente più compatto (70 cm vs 75 cm) e include il manicotto isolante già in confezione; tuttavia il concorrente integra un serbatoio condensa interno per chi non può usare scarico continuo.

Infine, confrontato con i climatizzatori split entry-level (Samsung Cebu 9.000 BTU), il portatile HAUSHOF consuma circa il 30 % in più a parità di volume raffreddato e produce oltre il doppio del rumore; ma non richiede installazione professionale né burocrazia condominiale, fattore decisivo per affittuari e seconde case.

In sintesi, l’HAUSHOF si colloca nella fascia media dei portatili: più economico di brand premium, più curato di modelli «no-name», con il principale compromesso nella pressione sonora.

Domande frequenti

Quanto spazio serve dietro al condizionatore?
Almeno 30 cm dal muro per consentire il corretto flusso d’aria calda e prevenire surriscaldamenti.
Posso montarlo su finestra scorrevole?
Sì, ma dovrai acquistare a parte un pannello rigido telescopico, il kit incluso è pensato per finestre a battente.
Serve svuotare la condensa?
In modalità raffreddamento lo scarico continuo tramite tubo evita il riempimento, in deumidificazione va previsto un contenitore esterno.
Che manutenzione richiede?
Pulizia filtro ogni 7-10 giorni e verifica periodica del tubo per evitare pieghe che riducono l’efficienza.

Conclusione

Se cerchi un climatizzatore portatile che abbassa la temperatura in modo tangibile, l’HAUSHOF HH24121 è un valido alleato: potenza da 9.000 BTU, consumi ragionevoli e kit finestra completo lo rendono pronto all’uso in pochi minuti.

Non è però la scelta giusta per chi ha il sonno leggero o studia con audio sensibile: i suoi 60 dB di media restano percepibili, e la mancanza di serbatoio interno obbliga a gestire il tubo di scarico. A un prezzo di fascia media potrebbe risultare un affare durante le offerte, mentre a listino pieno vale la pena valutare modelli più silenziosi se il budget lo permette.