
Ne vale la pena?
Se vivi in un appartamento in affitto, in mansarda o in un ufficio senza predisposizione per lo split, sai bene quanto l’afa possa trasformare le giornate in una maratona di sudore e stanchezza. Il KGOGO KY-20/07G nasce proprio per queste situazioni: compatto, trasportabile e pronto all’uso, promette di raffrescare stanze fino a 20 m² con un’efficienza energetica di classe A, il tutto senza opere murarie né installatori. E con la funzione 4 in 1 – climatizzatore, ventilatore, deumidificatore e modalità notte – vuole sostituire più dispositivi con un unico alleato. Basterà davvero collegare il tubo alla finestra per trasformare la camera in un’oasi di fresco?
Dopo due settimane di test in un bilocale a Milano, posso dirti che questo KGOGO è un buon compromesso tra potenza e praticità: raffredda rapidamente, drena l’umidità meglio di molti concorrenti e non diventerà un macigno sulla bolletta. Non è però il prodotto perfetto: chi dorme leggero potrebbe trovarlo ancora udibile e il kit finestra richiede un po’ di pazienza. Se cerchi un portatile plug&play che non faccia lievitare i costi, vale la spesa; se invece pretendi il silenzio di uno split, forse è meglio guardare altrove.
Specifiche tecniche
Marca | KGOGO |
Modello | KY-20/07G |
Potenza di raffreddamento | 7000 BTU |
Copertura consigliata | fino a 20 m² |
Rumorosità | 65 dB max |
Refrigerante | R-290 |
Classe energetica | A |
Capacità di deumidificazione | 84 L/24 h. |
Valutazione utenti | 4.1 ⭐ (132 recensioni) |
Prezzo | ca. 290€ Vedi 🛒 |
Caratteristiche principali

Raffreddamento 4 in 1
Oltre al classico “Cool”, l’apparecchio offre Ventilazione, Deumidificazione e Modalità Notte. Passi da un getto d’aria potente al semplice abbattimento dell’umidità con un tocco sul display o sul telecomando. Questa versatilità ti evita di comprare ventilatore e deumidificatore separati, liberando spazio e budget.
Modalità Sleep sotto i 60 dB
In questo profilo il compressore riduce i giri e la ventola passa alla velocità 1; i LED si spengono per non disturbare il buio. Il risultato sono circa 54 dB misurati in camera da letto: non il silenzio assoluto, ma abbastanza per conciliarti il sonno in una notte afosa senza sacrificare il comfort.
Filtro ad alta densità lavabile
Il pannello posteriore integra un filtro che trattiene polvere, peli di animale e pollini. Essendo estraibile senza attrezzi, puoi sciacquarlo ogni due settimane e mantenere l’efficienza del flusso d’aria, riducendo contemporaneamente gli odori e migliorando la qualità dell’aria di casa.
Installazione Plug&Play con kit finestra
Due maniglie incassate e quattro ruote girevoli a 360° rendono facile spostarlo tra salotto e camera. Il kit finestra telescopico copre aperture fino a 125 cm senza forature: basta agganciare il tubo, chiudere la tapparella e il gioco è fatto. È l’ideale per chi non può o non vuole interventi permanenti.
Esperienza personale
L’unboxing è stato sorprendentemente ordinato: il cartone si sfila verso l’alto senza dover sollevare i 24 kg del corpo macchina, e ogni accessorio ha il suo alloggiamento. In meno di dieci minuti avevo collegato tubo, adattatore a finestra e messo a riposo il condizionatore per le 24 h consigliate dopo il trasporto.
Il primo avvio, con 31 °C interni e 68 % di umidità, ha abbassato la temperatura a 26 °C in 18 minuti (misurati con termometro digitale Govee) in una stanza da 18 m². Il getto d’aria esce a circa 11 °C al minimo impostabile di 17 °C: non è glaciale come uno split, ma la percezione di fresco è immediata grazie alla ventola a due velocità.
Dopo tre giorni di utilizzo continuativo (modalità COOL a 24 °C, 6 h al giorno), il consumo reale rilevato con presa smart è stato di 4,3 kWh: facendo due conti sono poco più di 1,2 € al giorno con la tariffa media domestica; un risultato coerente con la classe A e migliore di molti 9000 BTU che provano a coprire superfici simili.
Sul fronte rumore, il fonometro segnava 59–60 dB a un metro in modalità normale e 54 dB in modalità Sleep: il ronzio del compressore non sparisce ma diventa un sottofondo accettabile per guardare la TV. La notte, complice un ventilatore a soffitto, sono comunque riuscito a dormire senza tappi. Chi è particolarmente sensibile, però, potrebbe ancora definirlo invasivo.
Manutenzione: il filtro ad alta densità si estrae in 5 secondi e lo sciacquo sotto l’acqua elimina la polvere senza smontare nulla. Per lo scarico condensa, il tappo basso è perfetto per collegare il tubicino in dotazione a una tanica; in dieci ore di deumidificazione a 40 % RH ho raccolto 5,8 litri d’acqua, segno che il compressore fa seriamente il suo dovere.
Pro e Contro
Recensioni clienti
Gli acquirenti apprezzano soprattutto la rapidità con cui il KGOGO rinfresca stanze piccole e l’efficienza energetica, mentre le critiche si concentrano su rumorosità percepita e qualità del tubo di scarico. Nel complesso il giudizio è positivo ma non manca chi avrebbe voluto un funzionamento più silenzioso.
In pochi minuti porta la camera da letto a una temperatura vivibile, il coniglio ringrazia
Dimensioni compatte e rumore molto più basso del mio vecchio portatile, promosso
Non raffredda come promesso e il tubo diventa bollente, soldi sprecati
Montaggio intuitivo, a 24 °C mantiene costante il clima in 25 m² senza alzare troppo la bolletta
Ottimo nel mio studio, ma durante le call il fruscio del compressore si sente comunque.
Confronto
Rispetto all’Argo Milo Plus (8000 BTU), il KGOGO è più leggero di 3 kg e consuma circa il 10 % in meno; tuttavia l’Argo vanta un telecomando retro-illuminato e un tubo leggermente più lungo, utile per finestre alte.
Il Dolceclima Compact 8 P di Olimpia Splendid offre 200 BTU in più e un livello sonoro dichiarato di 63 dB, praticamente identico a quello reale del KGOGO. Quest’ultimo però include una modalità Sleep che spegne i LED e abbassa i giri del ventilatore, caratteristica assente sull’italiano.
Il De’Longhi Pinguino PAC EM77 costa in media il 40 % in più: guadagna qualche decibel in silenziosità e un controllo dell’umidità più preciso, ma a parità di metratura i tempi di raffreddamento sono sovrapponibili. Se il budget è limitato, il KGOGO offre prestazioni simili con un esborso decisamente più accessibile.
Domande frequenti
- Serve il tubo anche in modalità ventilatore? Non è obbligatorio, ma consigliato
- senza tubo parte del calore del compressore rimane in stanza.
- È compatibile con finestre a vasistas? Non direttamente
- serve un pannello adattatore o un kit universale in vendita separatamente.
Conclusione
Se vuoi un condizionatore portatile che abbassi rapidamente la temperatura in camere fino a 20 m², occupi poco spazio e non svuoti il conto corrente in bolletta, il KGOGO KY-20/07G è una scelta solida. Raffredda e deumidifica in modo convincente, si sposta con facilità e richiede solo una finestra per funzionare.
Non fa miracoli sul fronte silenziosità e il tubo in plastica sottile disperde calore, per cui chi ha il sonno leggero o necessita di climatizzare open-space più grandi dovrebbe orientarsi su modelli di fascia superiore. Tuttavia, nella sua fascia di prezzo medio-bassa, offre un rapporto qualità/prezzo difficile da battere: con qualche promozione può diventare l’affare dell’estate.