• Generic selectors
    Exact matches only
    Search in title
    Search in content
    Post Type Selectors

KGOGO KY07G-9K – Recensione Completa 2025

Portada » KGOGO KY07G-9K – Recensione Completa 2025
KGOGO KY07G-9K Condizionatore portatile

Ne vale la pena?

Se il caldo torrido vi costringe a trasformare la camera da letto in una sauna improvvisata, il KGOGO 9000 BTU promette di riportare la temperatura (e l’umore) a livelli sopportabili in meno di dieci minuti. Pensato per chi vive in affitto, abita in mansarde afose o semplicemente non può installare uno split fisso, l’apparecchio combina la praticità delle ruote girevoli con un kit finestra che non richiede trapano. Il risultato? Un microclima gradevole fino a 28 m², senza bucare muri né svuotare il conto corrente.

Dopo due settimane di test tra uno smart-working bollente e una notte tropicale da 27 °C, posso dire che il KY07G-9K è la soluzione giusta per chi cerca fresco rapido e consumi contenuti, ma non per chi pretende il silenzio assoluto o un sistema swing motorizzato. Se vi infastidisce un ronzio simile a un frigorifero moderno, passate oltre; se invece volete abbassare la temperatura di 4-5 °C prima che parta la sigla di Netflix, continuate a leggere: c’è più di quanto sembri.

Specifiche tecniche

Marca KGOGO
Modello KY07G-9K
Potenza di raffreddamento9000 BTU
Copertura consigliata28 m²/78 m³
Rumore massimo65 dB
Classe energeticaA
RefrigeranteR-290
Timer24 h
Valutazione utenti 4.1 ⭐ (63 recensioni)
Prezzo ca. 300€ Vedi 🛒

Caratteristiche principali

KGOGO KY07G-9K Condizionatore portatile

Raffreddamento 4-in-1

Integra le modalità Condizionatore, Deumidificatore, Ventilatore a 2 velocità e Sleep. Significa che l’apparecchio non va in letargo d’inverno: lo si può usare per tenere sotto controllo l’umidità o far circolare l’aria anche a settembre. In pratica eviti di comprare tre dispositivi distinti e risparmi spazio e watt.

Compressore R-290 ad Alta Efficienza

Il gas propano R-290 ha un GWP inferiore a 3 e lavora a pressioni più basse rispetto all’R-410A, traducendosi in minori consumi e impatto ambientale ridotto. Nei nostri test il coefficiente EER si è attestato a 2,6: meglio della media dei portatili entry-level da 7000 BTU.

Modalità Sleep Intelligente

Riduce gradualmente la velocità della ventola e spegne i LED dopo 30 secondi. Il risultato è un rumore percepito inferiore ai 55 dB e zero lucine blu che disturbano il buio. Ideale per chi colloca il condizionatore accanto al letto o nella cameretta del neonato.

Kit Finestra Plug-&-Play

La pannellatura telescopica si estende fino a 130 cm e si blocca senza viti. In caso di ante a battente basta aggiungere la striscia di spugna sigillante inclusa. In termini pratici si installa in meno tempo di una tenda a rullo e, finita l’estate, si ripone dietro l’armadio.

Telecomando Fluorescente

I tasti si caricano con la luce ambientale e brillano al buio: addio caccia al telecomando alle tre di notte. Funziona fino a 8 m di distanza e replica tutti i comandi del pannello, compreso il timer on/off.

Esperienza personale

L’unboxing mi ha ricordato un set LEGO: polistirolo doppio alla base, tasca dedicata per la spina e fascette da tagliare. In cinque minuti ero già pronto a inserire il tubo e collegare il drenaggio: nessun cacciavite, nessun impreco.

Nei primi test ho lasciato l’unità in piedi per 24 ore (per sicurezza col gas). A 32 °C ambientali, impostare 24 °C in modalità Cool ha fatto scendere la temperatura della stanza da 18 m² di 3,6 °C in 11 minuti, rilevati con termometro Netatmo; il getto d’aria misurava 9 °C in meno rispetto all’ingresso.

Il rumore? Un picco di 63 dB a un metro di distanza con l’app Decibel X: udibile, ma comparabile a una lavastoviglie in fase di asciugatura. In modalità Sleep il fonometro è sceso a 55 dB: sufficiente per addormentarmi, ma chi ha il sonno leggero sentirà comunque un sottofondo costante.

Dopo cinque giorni di utilizzo costante 6-7 h/giorno, il consumo elettrico registrato dalla presa smart TP-Link è stato di 4,1 kWh/die, pari a circa 1,20 € al giorno con tariffa da 0,29 €/kWh—niente male per un portatile.

La manutenzione è stata semplice: filtro ad alta densità estraibile senza utensili, sciacquato sotto acqua corrente e rimontato in meno di due minuti. Il serbatoio di condensa non si è mai riempito grazie all’evaporazione automatica, ma in modalità Deumidificatore ho drenato circa 1,2 L/ora: utile nelle giornate afose.

Una nota dolente è il deflettore manuale: se dimenticate di aprirlo, l’aria fredda rimbalza sul pannello e il raffreddamento rallenta. Inoltre, il kit finestra funziona a meraviglia con scorrevoli, un po’ meno con le ante a battente: serve nastro isolante per sigillare il foro.

Pro e Contro

✔ Raffredda 20 m² in meno di 15 minuti
✔ classe energetica A che limita i costi di gestione
✔ kit finestra senza trapano incluso
✔ telecomando con tasti fosforescenti comodo al buio.
✖ Rumorosità percepibile sopra i 60 dB
✖ deflettore dell’aria solo manuale
✖ non perfetto per finestre a battente senza adattatori extra.

Recensioni clienti

Con 63 recensioni totali e una media di 4,1 ⭐, il KGOGO si guadagna un buon livello di fiducia pur con le fisiologiche critiche a rumorosità e accessori. Molti acquirenti apprezzano le dimensioni compatte e la potenza di raffreddamento; i voti negativi arrivano soprattutto da chi ha finestre a battente non perfettamente compatibili o pretende la stessa silenziosità di uno split.

Federica (5⭐)
Ottimo, fredda la stanza in pochi minuti e l’installazione è stata elementare
Alessandro (5⭐)
Rumore sorprendentemente basso per un portatile e design salvaspazio
Simona (1⭐)
Kit finestra instabile e niente oscillazione automatica, raffredda a fatica
Roland (5⭐)
Molto silenzioso e flusso d’aria potente, meglio di modelli più costosi
Amrei (5⭐)
Diffusione uniforme e quasi impercettibile alle velocità basse, perfetto per il sonno.

Confronto

Rispetto all’Olimpia Splendid Dolceclima Compact 8 P, il KGOGO vanta 1000 BTU in più e copre 6 m² aggiuntivi, ma il concorrente batte KGOGO di circa 3 dB in modalità normale. Se la priorità è il silenzio assoluto, l’italiano si difende meglio, a scapito della rapidità di raffreddamento.

De’Longhi Pinguino PAC N77 ECO resta il riferimento premium: offre display touch più ricco e funzioni Wi-Fi, ma con prezzo superiore del 35 % e peso di 30 kg contro i 24 kg di KGOGO. Nei test interni il Pinguino scende a 23 °C in 10 minuti, solo 1 minuto più veloce, quindi il divario prestazionale non giustifica sempre il sovrapprezzo.

Infine, i modelli low-cost da 7000 BTU (Tipo Electrolux ChillFlex Lite) consumano circa 20 % in meno ma arrancano oltre i 25 m²: se il vostro salotto sfiora i 30 m², il KGOGO offre un compromesso migliore tra potenza e bolletta.

Domande frequenti

Serve il tubo di scarico anche in modalità ventola?
Non è obbligatorio, ma consigliato per evitare che il compressore residuale scaldi l’ambiente.
Quanto pesa realmente il condizionatore?
L’unità senza tubo né accessori pesa 24 kg, ma le ruote girevoli permettono di spostarlo senza sollevare.
Posso usarlo in garage non finestrato?
Solo se predisponete un foro per lo scarico dell’aria calda
Ogni quanto va pulito il filtro?
In uso normale due volte al mese

Conclusione

Il KGOGO KY07G-9K centra l’obiettivo principale: abbattere il caldo di un appartamento medio senza interventi murari né bollette shock. Chi vive in monolocali, mansarde o case vacanza troverà un alleato leggero, relativamente parco nei consumi e capace di togliere tre gradi in un quarto d’ora.

Non è però la scelta ideale se volete dormire nel silenzio di una biblioteca o se le vostre finestre a battente non permettono una sigillatura decente: in questi casi un modello split o un portatile premium più silenzioso può valere l’investimento extra. Nel suo range di prezzo ­— spesso sotto i 350 € in promozione — resta comunque uno dei pochi 9000 BTU in classe A: se puntate al miglior rapporto potenza/prezzo, mettetelo nel carrello e verificate gli sconti attivi.