
Ne vale la pena?
Se stai sudando in un bilocale affacciato sul tetto bollente della città o tremando in un home-office senza termosifone, il ForceClima 9500 promette di salvarti in entrambi i casi: 9000 BTU di freddo immediato d’estate e pompa di calore per le mezze stagioni. Pensato per chi non può (o non vuole) installare un impianto fisso, il portatile Cecotec mira a risolvere il classico dilemma: ottenere comfort rapido senza bucare muri e senza impazzire con il rumore. Ma una sigla come “Soundless” è davvero all’altezza? E la copertura dichiarata di 20-25 m² basta per un soggiorno medio? Nelle prossime righe scoprirai se vale i suoi 300 € o se conviene orientarsi altrove.
Dopo due settimane di utilizzo in un appartamento di 60 m², alternando giornate di 33 °C in mansarda a serate di aprile con 12 °C, posso dire che il ForceClima 9500 è un compromesso riuscito solo per chi accetta qualche limite. Raffredda velocemente una stanza, si gestisce bene da smartphone e non prosciuga la bolletta grazie alla classe A, ma resta un portatile: ruota alta il volume e la pompa di calore scalda poco più di una stufetta. Se cerchi silenzio totale o devi climatizzare oltre 25 m², passa oltre; se invece vuoi flessibilità immediata e non temi un po’ di rumore di fondo, continua a leggere: potresti aver trovato il tuo alleato estivo.
Specifiche tecniche
Marca | Cecotec |
Modello | ForceClima 9500 |
Capacità raffreddamento | 9000 BTU |
Copertura | 20-25 m² |
Rumorosità | 65 dB |
Modalità operative | 5 |
Timer | 24 h |
Classe energetica | A. |
Valutazione utenti | 3.8 ⭐ (72 recensioni) |
Prezzo | ca. 310€ Vedi 🛒 |
Caratteristiche principali

Pompa di Calore 1 kW
Integra un circuito inverso che usa il compressore per produrre aria calda fino a 31 °C, ideale per togliere l’umidità nelle mezze stagioni. Non sostituisce un termosifone: in salotto da 22 m² ha alzato la temperatura di soli 2,5 °C in un’ora, ma evita di accendere la caldaia per un’ora di TV.
Tecnologia Soundless
Il motore è montato su cuscinetti in gomma e il tubo del refrigerante è sagomato a “S” per ridurre le vibrazioni. Nei fatti si percepiscono 4-5 dB in meno rispetto a modelli entry-level come Olimpia Dolceclima Compact. Non è un sussurro, ma a 2 m di distanza copre una conversazione solo quando il compressore parte.
Controllo Wi-Fi e App nativa
L’app Cecotec Connected mostra temperatura ambiente, modalità, timer e permette di creare scenari (es. “partenza ufficio → attiva cool a 24 °C”). La connessione avviene in 90 s tramite rete 2,4 GHz e non ha mai perso il pairing durante i test. Pratico per chi dimentica sempre il telecomando sul divano.
Oscillazione Automatica
La griglia frontale oscilla su 90° verticali spingendo l’aria verso l’alto. Questo evita il classico getto diretto sul divano e aiuta a miscelare l’aria: con un anemometro ho misurato 3,2 m/s a 1 m di distanza con ventola High. In pratica la stanza si raffredda in modo più uniforme, riducendo angoli “bollenti”.
Esperienza personale
L’unboxing è stato sorprendentemente semplice: la scatola da 23 kg ha maniglie in cartone rinforzato e all’interno tutto è bloccato da fascette di carta riciclabile. In dieci minuti ho montato il tubo da 150 cm e il pannello per finestra a vasistas, senza attrezzi.
Il display LED sul top si legge anche in controluce; i tasti touch rispondono bene, ma la plastica lucida trattiene polvere e ditate. La prima accensione in modalità Cool ha abbassato la stanza da 29 °C a 25 °C in 18 minuti (misurato con un termometro Govee). Il compressore entra ed esce a cicli di circa 8 minuti, e ogni riavvio dà un leggero sobbalzo all’apparecchio: niente di grave se poggia su pavimento rigido, fastidioso su parquet flottante.
Dopo tre notti di test la modalità Sleep si è rivelata la più controversa: la ventola passa da High a Low ma non scende mai sotto 53 dB a un metro di distanza, valore che per me è accettabile con tappi auricolari, ma in camera di un neonato sarebbe invadente.
Ho apprezzato la connettività Wi-Fi: l’app Cecotec funziona con Alexa e Google Home. Al rientro, a 500 m dal portone, impostavo 24 °C e trovavo l’appartamento già respirabile. Il telecomando IR, invece, non ha retroilluminazione: di notte è un terno al lotto premere il tasto giusto.
La modalità deumidificazione estrae intorno ai 0,8 L/h reale (misurati pesando il secchiello), meno dei 20 L/giorno teorici ma sufficiente per togliere quella sensazione di lenzuola appiccicose durante l’afa umida di luglio. Il serbatoio non è estraibile: serve un tubo di scarico continuo, altrimenti bisogna inclinare l’apparecchio ogni 2-3 ore.
Sul fronte manutenzione, il filtro a rete lavabile si sfila in 30 secondi e trattiene davvero polvere e peli di gatto: dopo 14 giorni era già grigio. Nessun allarme smart sull’intasamento, quindi consiglio un promemoria mensile sull’app.
Pro e Contro
Recensioni clienti
Con 72 valutazioni e una media di 3,8 stelle, il ForceClima 9500 divide: chi lo usa in piccoli ambienti elogia la rapidità di raffreddamento, chi sperava in un climatizzatore silenzioso lo restituisce dopo due notti in bianco. La curva delle recensioni mostra picchi di 5 stelle legati al rapporto qualità-prezzo e cadute a 1 stella per il rumore, segno che le aspettative su “Soundless” non coincidono con la realtà.
Semplice da usare, rapporto qualità-prezzo ottimo
Arrivato in anticipo, raffredda e toglie umidità, vedremo nel lungo periodo
Troppo rumoroso, impossibile dormire o parlare
In estate fa il suo, in inverno la pompa di calore è quasi inutile e lo svuotamento è scomodo
Per un piccolo ufficio funziona bene, lo consiglio ma non aspettatevi silenzio totale.
Confronto
Rispetto all’Olimpia Splendid Dolceclima Compact 9P, il Cecotec guadagna terreno sul fronte smart: Wi-Fi di serie e app più curata, mentre il modello italiano richiede un dongle dedicato. Tuttavia l’Olimpia tocca 62 dB reali, circa 3 dB in meno del ForceClima, e il suo tubo di scarico è più robusto.
Confrontato con il De’Longhi Pinguino PAC N82, il ForceClima costa circa 150 € in meno a parità di BTU. Il Pinguino però include un sistema condensate-recycle che azzera quasi del tutto lo svuotamento dell’acqua, vantaggio notevole per uso notturno.
Se guardiamo allo stesso catalogo Cecotec, il ForceClima 12250 da 12 000 BTU offre maggiore potenza e terza velocità, ma pesa 7 kg in più e consuma circa 15 % di elettricità in più: per stanze entro i 20 m² il 9500 resta la scelta economicamente sensata.
In sintesi, il 9500 è la via di mezzo tra entry-level rumorosi da 200 € e modelli premium ultra-silenziosi da oltre 500 €: chi accetta qualche decibel in più risparmia, chi mette il sonno al primo posto dovrebbe salire di fascia.
Domande frequenti
- Serve un foro fisso nel muro?
- No, basta tenere una finestra a vasistas con il pannello incluso
- Quanti kWh consuma in un’ora?
- In modalità raffreddamento massima abbiamo misurato circa 0,9 kWh
- Si può spegnere il display notturno?
- Purtroppo no, resta fiocamente illuminato
- Il filtro dell’aria cattura gli allergeni?
- Trattiene polvere e peli, ma non è un filtro HEPA: chi soffre di allergie dovrebbe abbinarlo a un purificatore dedicato.
Conclusione
Il Cecotec ForceClima 9500 è un climatizzatore portatile onesto: raffredda in fretta, si controlla da smartphone e non fa impennare la bolletta, ma il badge “Soundless” va interpretato con realismo. In ambienti fino a 25 m² e per un uso diurno si comporta egregiamente; di notte, senza rumori di fondo, il ronzio del compressore può diventare il tuo peggior nemico.
Chi non ha la possibilità di installare un fisso, vive in affitto o vuole una soluzione d’emergenza sotto i 350 €, troverà nel 9500 un alleato versatile. Se invece cerchi silenzio assoluto per la cameretta dei bambini, utilizzo intensivo della pompa di calore o climatizzazione di un open space, è meglio investire in un modello più potente o split. Tieni d’occhio le promozioni: con uno sconto sotto i 280 € diventa un acquisto quasi obbligato; a prezzo pieno, valuta bene le tue priorità.